24 Febbraio 2020
Ambiente
Lo scorso novembre sono state approvate nuove norme relative alla cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) all’interno delle legge 128/2019 (recante disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali). La modifica legislativa ha portato il Sistema nazionale per la prevenzione ambientale all’implementazione dei controlli sugli impianti per il recupero dei rifiuti autorizzati.
Per ottemperare a questo mandato ed operare le verifiche sugli impianti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, SNPA, con la delibera n.62 del 6 febbraio 2020, ha stilato le Linee Guida SNPA n.23/2020. Un documento che si propone di assicurare l’efficacia di un approccio condiviso fra le Agenzie nazionali in merito alle ispezioni presso quegli impianti che recuperano o riciclano i rifiuti e dai quali usciranno materiali non più considerabili come rifiuti. L’applicazione della stessa garantirà ai gestori la piena trasparenza sulle attività di controllo effettuate.
In base a quanto stabilito dal comma 3 ter dell’art. 184 ter le autorizzazioni agli impianti saranno rilasciate e valutate “caso per caso”. La legge stabilisce poi che l’Ispra/l’Arpa territorialmente competente, e comunque delegata da Ispra, effettui controlli a campione sugli impianti, redigendo, in caso di non conformità, apposita relazione. Gli aspetti principali che saranno ispezionati saranno le modalità operative e gestionali tra cui accettazione e stoccaggio, i rifiuti in ingresso ammissibili, le tecniche ed operazioni di recupero/riciclaggio e i prodotti in uscita con i rispettivi criteri di qualità per i materiali di cui è cessata la qualifica di rifiuto.
In caso di necessità per eventuali chiarimenti rivolgersi ad ambiente@ceprasrl.it
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