Nuovo Piano d’azione sull’economia circolare della Commissione europea

La Commissione europea ha pubblicato, mercoledì 11 marzo, il nuovo Piano d’azione sull’economia circolare, una delle principali iniziative annunciate nella comunicazione della Commissione europea “The European Green Deal” dello scorso dicembre.

 

Il Piano d’azione sull’economia circolare intende perseguire lo sviluppo sostenibile, attraverso un quadro normativo adeguato a massimizzare le nuove opportunità per favorire la transizione dell’Unione europea verso modelli di produzione e consumo circolari. In questo contesto il Piano introduce numerose iniziative legislative e di policy che saranno adottate nei prossimi due anni per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla Commissione europea.

Un nuova policy per la sostenibilità dei prodotti

La Commissione intende sviluppare una politica che permetta ai prodotti immessi sul mercato di essere sempre più sostenibili attraverso le seguenti azioni:

· un’iniziativa legislativa sulla sostenibilità di prodotto; il nucleo di questa proposta sarà la revisione della Direttiva eco-design estendendone l’ambito di applicazione a prodotti non energetici e introducendo criteri di circolarità (entro il 2020);

· una proposta legislativa che fornisca al consumatore le informazioni necessarie per poter scegliere prodotti sostenibili (entro il 2020);

· una proposta legislativa sulle asserzioni ambientali (entro il 2020);

· misure legislative e non, che stabiliscano il diritto dei consumatori alla riparazione dei prodotti (entro il 2021);

· l’inserimento obbligatorio dei criteri e degli obiettivi degli acquisti pubblici verdi nelle legislazioni di settore, nonché obblighi di rendicontazione da parte delle Autorità pubbliche sulla quota di appalti assegnato secondo i criteri ambientali (entro il 2021);

· la revisione della Direttiva sulle emissioni industriali integrando buone prassi di economia circolare nelle Best Available Techniques (entro il 2021);

· un sistema di certificazione e rendicontazione sulla simbiosi industriale (entro il 2022).

 

Iniziative su settori prioritari

La Commissione ritiene prioritario agire sui settori dell’elettronica, delle batterie, degli imballaggi, della plastica, del tessile e delle costruzioni e intende quindi sviluppare misure legislative e iniziative politiche ad hoc, quali:

· la revisione della Direttiva sulle sostanze chimiche pericolose nei prodotti elettrici ed elettronici ROHS e di una linea guida sulle interconnessioni con il Regolamento REACH (entro il 2020);

· un nuovo quadro normativo per le batterie (entro il 2020);

· la revisione delle norme sul fine vita dei veicoli (entro il 2021);

· la revisione delle norme sul trattamento degli oli esausti (entro il 2021);

· la revisione della direttiva imballaggi e rifiuti da imballaggio per rinforzarne i requisiti essenziali (imballaggi riutilizzabili o riciclabili, riduzione del numero di materiali usati) e per introdurre obiettivi di diminuzione dell’over packaging (entro il 2021);

· l’introduzione di requisiti obbligatori di contenuto di riciclato per i prodotti in plastica nei settori imballaggi, veicoli e materiali da costruzione (entro 2021-2022);

· la restrizione sulle microplastiche intenzionalmente aggiunte ai prodotti e misure per la riduzione del rilascio di quelle non intenzionali (entro il 2021);

· la sostituzione di imballaggi, piatti e posate mono uso con prodotti riutilizzabili nella ristorazione (entro 2021);

· la strategia sull’elettronica circolare (entro il 2021);

· la strategia per il settore tessile (entro il 2021);

· un quadro politico per le plastiche bio-based, biodegradabili e compostabili (entro il 2021);

· la strategia per la sostenibilità dell’ambiente costruito che contempla la revisione del Regolamento sui prodotti da costruzione (entro il 2021).

 

Rafforzamento delle norme europee sui rifiuti

In quest’area la Commissione intende, fra l’altro, focalizzarsi in particolare sul tema della presenza delle sostanze pericolose nei rifiuti; di seguito vengono riassunte le principali azioni previste:

· revisione delle norme sulla spedizioni dei rifiuti (entro 2021);

· obiettivi di riduzione dei rifiuti per i differenti flussi e altre misure di prevenzione per la produzione di rifiuti (entro il 2022);

· modelli armonizzati per la raccolta differenziata e per l’etichettatura dei prodotti per semplificarne lo smaltimento (entro il 2022);

· metodologie per tracciare e minimizzare la presenza di sostanze preoccupanti (SoC - Substance of Concern)(1) nei materiali riciclati e negli articoli da questi costituiti (entro il 2021);

· sistemi di informazione armonizzati per individuare la presenza di SoC (entro il 2021);

· sviluppo di criteri sull’End of Waste e sui sottoprodotti armonizzati a livello europeo (entro il 2021).

 

 

Altre iniziative

La Commissione europea intende promuovere la circolarità in maniera orizzontale in tutte le altre politiche europee quali l’istruzione, la finanza sostenibile, gli aiuti di stato e gli accordi commerciali. Inoltre, l’Unione europea cercherà di promuovere un accordo globale sulle plastiche. Anche i fondi di ricerca, sviluppo e innovazione saranno destinati a rendere i processi produttivi più circolari e migliorare le tecnologie di riciclo, inclusa la possibilità di esplorare la potenzialità del riciclo chimico.

I risultati raggiunti saranno monitorati attraverso una serie di indicatori già in via di sviluppo.

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