Gestione e trattamento dei fanghi di depurazione per la prevenzione del Covid-19

L’Istituto Superiore di Sanità con il rapporto n. 9/2020 ha fornito le indicazioni necessarie per garantire la sicurezza della gestione (recupero, smaltimento, trattamento e riutilizzo), dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2) e trasmissione dell’infezione (COVID-19).

A tal fine sono stati messi in luce gli scenari di rischio e le indicazioni internazionali riguardo la persistenza e l’infettività del virus nelle matrici idriche, nelle acque reflue e nei fanghi di depurazione.

Lo scenario di rischio considerato si riferisce al possibile rilascio di soggetti con COVID-19 di escreti solidi e liquidi infetti che, trasferiti alla fognatura attraverso gli scarichi idrici di ambienti domestici e produttivi sono collettati nelle acque reflue. Queste ultime se trattate da impianti di depurazione generano materiali di risulta che potrebbero causare esposizione professionale o generale al SARS-CoV-2 in funzione della condizione d’uso.

Tenendo conto di fattori che più inibiscono i virus, ovvero: le alte temperature, il livello di disidratazione, l’antagonismo microbico, l’irraggiamento ed il pH; sono state identificate le modalità di trattamento dei fanghi di depurazione più adeguate.

• La digestione termofila
• La pastorizzazione
• Il trattamento con calce,
• Il trattamento termico
• Il lagunaggio


Il rischio di trasmissione da SARS-CoV-2 risulta essere irrilevante sia per le tempistiche che per le temperature negli impianti di digestione anaerobica, compostaggio, incenerimento e disidratazione termica. Per quanto riguarda lo smaltimento in discarica i giacimenti di fanghi devono essere trattati con gli appositi macchinari e con il rispetto delle norme igienico sanitarie da parte degli addetti evitando la formazione di aerosol e polveri; mentre, i fanghi riutilizzati in agricoltura devono essere assolutamente stabilizzati e trattati prima di essere spansi sul terreno nel rispetto delle buone pratiche agricole. Possono inoltre considerarsi igienizzati i fanghi che provengono da impianti di depurazione in cui sono sottoposti ad ossidazione prolungata.

Per informazioni ed approfondimenti rivolgersi a ambiente@ceprasrl.it
 

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