EMERGENZA CORONAVIRUS - Classificazione e gestione dei rifiuti: mascherine e guanti usati

Nell’ambito dell’emergenza sanitaria al virus SARS-Cov-2, tra le azioni volte al contenimento dell’infezione (COVID-19) è ampiamente diffuso l’utilizzo di mascherine e guanti, anche nelle azioni quotidiane non direttamente collegate all’attività lavorativa.

In questo contesto emergenziale è così nata l’esigenza di dettare, a livello nazionale, modalità operative per una corretta gestione e classificazione di questi rifiuti.

ISPRA, tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Commissione europea, dall’ISS e dal SNPA, ha pubblicato indicazioni sulle procedure di classificazione e gestione dei rifiuti DPI usati (mascherine e guanti) e mascherine chirurgiche/filtranti.

Partendo dal presupposto che un soggetto positivo al tampone NON può frequentare le utenze sotto riportate perché obbligato all’isolamento domestico, sono individuate le seguenti varie casistiche applicabili in ambito lavorativo:

1. Utenze commerciali e produttive le cui aree produttive generano rifiuti classificati rifiuti speciali assimilabili ai rifiuti urbani come da Regolamento Comunale di raccolta rifiuti

Si fa riferimento ai criteri di conferimento e raccolta dei rifiuti urbani, tenendo conto delle specifiche disposizioni individuate dall’autorità territorialmente competente ovvero:

- Prosecuzione delle consuete modalità di raccolta differenziata
- Conferimento di fazzoletti, rotoli di carta ,mascherine, guanti monouso nei rifiuti indifferenziati
- Per i rifiuti indifferenziati utilizzare almeno due sacchetti, uno dentro l’altro
- Adeguata chiusura del sacco dell’indifferenziato, non toccare con le mani, non schiacciare il sacco, evitare l’accesso ad animali
- Conferimento della raccolta differenziata e dell’indifferenziato secondo le modalità in vigore sul territorio

2. Utenze commerciali e produttive le cui aree produttive generano rifiuti speciali NON assimilabili ai rifiuti urbani come da Regolamento Comunale di raccolta rifiuti

Considerando che in ambiente lavorativo NON può essere presente un soggetto dichiarato positivo, si ritiene che la classificazione più corretta per questi DPI usati (comprensive mascherine chirurgiche/ filtranti) divenuti rifiuti , sia da ricercare nel sub capitolo 1502.

15 RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (non specificati altrimenti)
15 02 assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi

Se possibile escludere, con ragionevole certezza, sulla base delle informazioni e delle evidenze disponibili il potenziale rischio infettivo, sarà possibile procedere alla identificazione del rifiuto attraverso il codice EER 15 02 03 “assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02”.

Si consiglia comunque di raccoglierli in contenitore mantenuto chiuso durante l’uso con almeno due sacchetti, uno dentro l’altro da sostituire alla fine di ogni giornata lavorativa.

3. Utenze sanitarie

Si applica quanto disposto dal DPR 254/2003, che individua la corretta codifica nel capitolo 18 dell’elenco europeo dei rifiuti, sia ai fini della classificazione che per le relative modalità di gestione.

Per informazioni ed approfondimenti rivolgersi a ambiente@ceprasrl.it
 

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