23 Febbraio 2021
Ambiente
Il 12 gennaio 2021 è entrata in vigore la nuova direttiva europea sull'acqua potabile, che mira ad offrire acqua di rubinetto di alta qualità in tutta l'UE. Gli Stati membri hanno due anni per recepire le modifiche nelle loro norme nazionali.
La Direttiva è stata emanata in seguito alla petizione Right2EWater, lanciata dai cittadini europei con la raccolta di 1.600.000 firme, che chiedeva alla Commissione europea di garantire il diritto ad un’acqua pulita e di qualità a tutti i cittadini, ed è la prima legislazione europea che viene adottata in seguito ad un’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), lo strumento di democrazia partecipativa dell’UE.
OBIETTIVI:
La norma intende incentivare, attraverso vari strumenti e regole, un minore consumo dell’acqua in bottiglia, aumentando e migliorando la fiducia nell'acqua del rubinetto; il legislatore europeo auspica così un risparmio per le famiglie di più di 600 milioni di euro all'anno e allo stesso tempo una riduzione dei rifiuti di plastica con un evidente impatto positivo sull’ambiente.
STRUMENTI: limiti più severi per i contaminanti e Comunicazione più efficace e trasparente.
La direttiva amplia l’elenco delle sostanze chimiche da monitorare e abbassa i valori limite di alcuni parametri già normati (es. piombo, legionella). I nuovi contaminanti che dovranno essere obbligatoriamente controllati sono:
• Bisfenolo A: è contenuto nei serbatoi di stoccaggio dell’acqua potabile;
• Clorato e clorito ed acidi aloacetici: si trovano nei prodotti di disinfezione delle acque;
• Microcistina - LR: è la somma delle microcistine che sono prodotte da alghe che si trovano nelle acque superficiali;
• PFAS: sono utilizzati dall’industria per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti, pentole antiaderenti;
• Uranio: essendo presente nel suolo può trovarsi anche nell’acqua.
Entro il 2022, la Commissione europea redigerà un elenco di sostanze che destano preoccupazione per la salute pubblica, tra cui prodotti farmaceutici e microplastiche. Gli Stati membri dovranno adeguare le loro normative nazionali alle disposizioni della direttiva.
Per aumentare e migliorare la fiducia nell'acqua del rubinetto il legislatore europeo ha inteso anche migliorare la comunicazione ai cittadini, in primo luogo con una maggiore trasparenza delle bollette in modo da consentire un confronto tra quanto speso per l’acqua del rubinetto e il prezzo dell’acqua in bottiglia.
La Direttiva prevede poi un accesso libero, e secondo modalità di facile utilizzo, ai dati di qualità dell’acqua erogata.
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