Economia circolare - plastica monouso

Il Parlamento europeo ha approvato il 24 ottobre in seduta plenaria la relazione dell'On. Ries sulla Proposta di Direttiva per la riduzione del consumo di alcuni prodotti in plastica monouso (c.d. SUP), di cui è allegato il testo integrale. La proposta è stata approvata con 571 voti a favore, 53 contrari e 34 astenuti. La relatrice ha poi ottenuto il mandato per avviare i negoziati con il Consiglio per trovare un accordo e chiudere l'iter legislativo.

La maggior parte degli emendamenti depositati per la Plenaria sono stati respinti ed è stato confermato per lo più l'accordo raggiunto in Commissione Ambiente il 9 ottobre scorso, con alcune eccezioni. Vi riportiamo i punti di maggiore interesse:
  • sono stati respinti a larga maggioranza gli emendamenti depositati da vari eurodeputati italiani che cercavano di inserire delle deroghe più lunghe (2025) o indeterminate per l'utilizzo di piatti e stoviglie monouso in plastica utilizzate nelle mense di scuole ed ospedali. È dunque confermato il bando per stoviglie e piatti monouso tranne, fino al 2023, quelli utilizzati in mense scolastiche e di ospedali ed assegnati con appalti pubblici entro il 31/12/2018;
  • è confermato il divieto di immissione sul mercato per i contenitori di alimenti in polistirene espanso, plastica oxo-degradabile, bastoncini cotonati, aste per i palloncini, miscelatori per bevande e cannucce;
  • considerati i tempi necessari per l'approvazione e la trasposizione della direttiva, i divieti sui prodotti nella parte B dell'allegato partiranno verosimilmente dal 2021;
  • è stato eliminato il bando per i sacchetti di plastica ultraleggeri e respinto il bando sulle gomme da masticare;
  • è stato fissato un target di riduzione del 25% entro il 2025 per gli oggetti monouso presenti nella parte A dell'allegato, quali tazze per bevande, inclusi tappi e coperchi, e contenitori per alimenti per consumo immediato o per l'asporto senza ulteriore preparazione
  • è stato fissato un target di riduzione del 50% entro il 2025 e 80% entro il 2030 per i filtri di sigaretta che contengono plastiche;
  • è stata respinta la proposta di eliminare dagli schemi di responsabilità estesa del produttore (EPR) i costi per la campagne di rimozione dei rifiuti (cleaning up);
  • per i prodotti elencati nella parte D dell’allegato (assorbenti, salviette umidificate per uso personale e industriale) dovrà essere indicata la presenza nel prodotto di sostanze chimiche preoccupanti quali metalli pericolosi, ftalati, PFAS, bisfenoli nonché interferenti endocrini e di altre sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) a norma del REACH;
  • gli Stati Membri dovranno prevenire l'utilizzo di sostanze chimiche pericolose nella composizione degli assorbenti e nei tamponi igienici;
  • a differenza del testo approvato precedentemente in Commissione Ambiente, è eliminato dalla definizione di monouso il riferimento al prodotto usato una sola volta per un breve periodo di tempo, tornando al testo originale della Commissione, che definisce monouso i prodotti non creati per usi multipli.;
  • rimane la definizione di biodegradabile e compostabile e si conferma l'eliminazione della disposizione che chiedeva alla Commissione europea di considerare in futuro lo sviluppo di standard sulla biodegradabilità marina;
  • in vari punti del testo sono stati eliminati i riferimenti alla direttiva rifiuti e alla direttiva imballaggi.
Iniziano ora i negoziati con il Consiglio per arrivare alla chiusura dell’iter legislativo.

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