Pubblicato il DPCM 2 marzo 2021

È stato pubblicato il DPCM 2 marzo 2021, che conferma l’adozione di diversi livelli di misure, applicabili nelle Regioni italiane solo a seguito di apposite Ordinanze del Ministero della Salute, in base al monitoraggio dei dati epidemiologici.

Il Decreto non introduce nuove specifiche disposizioni per le Attività produttive industriali, che devono quindi continuare a rispettare i contenuti del Protocollo condiviso tra Governo e Parti sociali, ma raccomanda fortemente l’utilizzo da parte dei datori di lavoro privati della modalità di lavoro agile, la differenziazione dell'orario di ingresso e l’organizzazione di riunioni a distanza. Le misure definite dal provvedimento sono efficaci dal 6 marzo al 6 aprile 2021.

Il DPCM non modifica né integra le prescrizioni specifiche per le attività produttive, industriali e commerciali, per le quali quindi resta valido l’obbligo di operare nel rispetto dei Protocolli sottoscritti tra il Governo, i Ministeri competenti e le Parti Sociali per gli ambienti di lavoro (Protocollo 24 aprile 2020), per i cantieri (Protocollo 24 aprile 2020) e per il settore del trasporto e della logistica (Protocollo 20 marzo 2020).

Inoltre, come già sopra segnalato, per tutti i datori di lavoro privati:

· è raccomandata la differenziazione dell'orario di ingresso del personale;

· è fortemente raccomandato l’utilizzo della modalità di lavoro agile;

· i convegni, i congressi e gli altri eventi devono essere svolti in modalità a distanza;

· è fortemente raccomandato lo svolgimento in modalità a distanza delle riunioni (eccetto nelle “zone bianche”).

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