Per la CSRD è prevista la proroga di 2 anni degli obblighi di rendicontazione della sostenibilità, nei seguenti casi:
- dall’esercizio finanziario 2025 all’esercizio 2027, per le grandi imprese e le imprese madri di un grande gruppo;
- dall’esercizio finanziario 2026 all’esercizio 2028, per le PMI quotate, che sono attualmente soggette a regime “opt-out” (opzione di rinuncia) fino al 2028.
Nulla cambia, invece, per le imprese già soggette alla NFRD, che sono soggette a rendicontazione a partire dall’esercizio 2024, e per le imprese extra-UE, che sono soggette a rendicontazione a partire dall’esercizio 2028.
Per la CSDDD è prevista la proroga di un anno degli obblighi a partire dal 26 luglio 2028 per le imprese UE con più di 3.000 dipendenti e un fatturato di oltre 900 milioni di euro a livello globale e per le imprese extra-UE con oltre 900 milioni di fatturato a livello UE.
Nulla cambia per le imprese comprese nell’ambito di applicazione della Direttiva ma escluse dai precedenti parametri, che dovranno conformarsi a partire dal 26 luglio 2029.
Gli Stati membri dovranno recepire la Direttiva nel loro diritto nazionale entro il 31 dicembre 2025.