CEPRA è in grado di effettuare indagini sull’idoneità dei DPI-respiratori (APVR) utilizzati dai lavoratori FITtest.
Come previsto dalla norma UNI 11719:2018, l’idoneità è un concetto legato al singolo lavoratore che indossa l’APVR; è valutata in sede di scelta ma anche in un momento successivo specifico, coinvolgendo proprio il lavoratore che dovrà indossare l’APVR tramite le prove di adattabilità.
Scelto l’APVR, va effettuata una prova di adattabilità del facciale a tenuta sullo specifico operatore.
La valutazione del corretto adattamento dell’APVR al viso del lavoratore, secondo la norma UNI 11719:2018, assicura che modello e taglia scelti si adattino perfettamente al suo volto. Infatti, la non perfetta aderenza di un APVR al viso di chi lo indossa può comprometterne la protezione, consentendo il passaggio di agenti contaminanti presenti nell’aria ambiente. L’appendice A della norma propone diversi metodi per effettuare tale verifica. Tali metodi, comunemente denominati fit test, possono essere di tipo qualitativo o quantitativo. Si descrive di seguito il FIT test quantitativo proposto da Cepra.
FIT TEST QUANTITATIVO
Il fit test quantitativo fornisce, diversamente dal fit test qualitativo, una stima numerica del fattore di tenuta e viene eseguito con l’ausilio di strumenti di analisi. La norma riporta i fattori di tenuta minimi raccomandati.
Esistono diversi tipi di fit test quantitativo. La presente indagine è stata effettuata con il metodo descritto di seguito.
Metodo del conteggio delle particelle
In questo caso viene utilizzato uno strumento atto a contare il numero di particelle presenti nell'ambiente che penetrano nel facciale e a confrontare tale valore con il numero di particelle a cui è esposto il facciale mentre il portatore esegue alcuni esercizi specifici. Questo metodo può utilizzare come prova le particelle dell'ambiente o quelle prodotte da un generatore di aerosol.
La prova può essere eseguita su tutti gli APVR che incorporano facciali a tenuta (semimaschere filtranti, semimaschere o maschere intere). Per la prova occorre utilizzare opportuni adattatori che permettono di collegare l’APVR alla sonda di campionamento dello strumento. L’adattatore non deve, però, avere influenza per peso e posizionamento, sulla tenuta dell’APVR; per tale motivo vanno seguite le istruzioni del fabbricante.
Il portatore deve astenersi dal fumare per almeno 60 minuti prima della prova; il dispositivo da testare deve essere indossato correttamente (seguendo le istruzioni del fabbricante) almeno per 2 minuti prima di far partire la prova, di modo che le particelle presenti all’interno del facciale siano espulse.
Durante il test il portatore deve eseguire esercizi semplici per simulare comuni movimenti compiuti durante l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie.
Per ognuno degli esercizi il dispositivo di conteggio delle particelle rileva il fattore di tenuta (FIT FACTOR, calcolato come rapporto tra la concentrazione ambientale e quella all’interno della maschera). Se per ognuno degli esercizi il valore rilevato dallo strumento risulta minore dei valori minimi raccomandati, la prova deve ritenersi conclusa con esito negativo. Ciò significa che il facciale non è stato indossato correttamente o non è adatto alla forma del volto della persona sottoposta a prova.
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