Acque reflue di dilavamento, acque di prima pioggia e di seconda pioggia

CEPRA ed i suoi tecnici possono rispondere alle vostre domande nel merito della corretta gestione delle acque meteoriche di dilavamento, ed aiutarvi a regolarizzare secondo normativa quanto avviene nel vostro stabilimento, condominio, attività commerciale ottenendo la corretta autorizzazione da parte dell’Autorità competente.

Nella disciplina in materia ambientale sono presenti diverse disposizioni, a livello nazionale e regionale, in merito alle acque di dilavamento meteoriche. Le acque piovane che cadono su superfici impermeabili possono essere totalmente prive di potenziali inquinanti, come nei casi dell’acqua che cade sui coperti, tetti o alcune tipologie di piazzale, oppure possono trasportare con se alcune sostanze inquinanti che vengono quindi recapitate assieme all’acqua nel corpo recettore. In questo caso si parla di:

  • ACQUE DI PRIMA PIOGGIA, ovvero la frazione che ha trasportato con se la gran parte degli inquinanti presenti, che risulta quindi contaminata e necessita un eventuale trattamento e requisiti in merito a quale corpo recettore possa accoglierla (previa autorizzazione) e che vengono considerate Acque reflue industriali
  • ACQUE DI SECONDA PIOGGIA, ovvero la frazione che ricade nella superficie impermeabile dopo che la maggior parte degli inquinanti è già stata rimossa, che quindi è considerabile non soggetta ad inquinamento e può essere recapitata senza trattamento in corpo idrico superficiale (previa autorizzazione) o in fognatura bianca
  • ACQUE REFLUE INDUSTRIALI di dilavamento meteoriche, nei casi in cui la contaminazione possa avvenire durante tutto l’evento meteorico. In generale questo tipo di casistica non dovrebbe avvenire e dovrebbero essere messe in atto misure che contrastino il continuo inquinamento delle acque piovane.

 

Domanda di Autorizzazione allo Scarico

Cepra può ascoltarvi ed assistervi per le seguenti attività, finalizzate ad ottenere l’Autorizzazione allo Scarico delle acque meteoriche:

  • Eventuale sopralluogo presso il vostro stabilimento, con completa verifica di conformità ambientale
  • Studio della documentazione fornita e della realtà produttiva, check-up normativo
  • Caratterizzazione delle acque reflue di dilavamento del vostro stabilimento nelle diverse tipologie sopra elencate
  • Stesura della Relazione di Gestione dei Piazzali e indicazioni finalizzate ad evitare contaminazione da processi produttivi, che consenta di gestire le acque di dilavamento in regimi meno stringenti ed onerosi
  • Redazione della Domanda di Autorizzazione allo Scarico, della modulistica e documentazione richiesta
  • Invio della Domanda di Autorizzazione e gestione completa della pratica telematica ed eventuali comunicazioni con gli Enti

 

Supporto Continuo

Una volta ottenuta l’autorizzazione, Cepra continuerà a supportare il Cliente per far fronte alle possibili prescrizioni, indicazioni ed obblighi di autocontrollo ricevuti nell’Atto Autorizzativo, tramite:

  • Campionamento delle acque di scarico e Analisi tramite il laboratorio chimico interno
  • Gestione di scadenze, obblighi, comunicazioni, denuncia annuale degli scarichi per conto del Cliente
  • Gestione dei campionamenti periodici di verifica dei limiti allo scarico e di non contaminazione delle acque di dilavamento