SOSTANZE ODORIGENE

Le emissioni odorigene di attività industriali e agricole rappresentano uno degli impatti ambientali più recenti definiti e disciplinati dalla normativa.

Con l'entrata in vigore dell'articolo 272-bis, introdotto dal D.Lgs. 183/2017, a partire dal 19 dicembre 2017 è stato finalmente il d.lgs. 152/2006 (“Testo Unico Ambientale”) in materia di emissioni odorigene.
Con la nuova definizione introdotta dal D.Lgs. 102/2020 viene definita che un’emissione odorigena è un’emissione convogliata o diffusa avente effetti di natura odorigena.

L’art.272-bis ufficializza quello che, già in precedenza, era l’iter più seguito: in mancanza di una normativa nazionale di riferimento, spetta ad ogni singola Regione legiferare in merito a provvedimenti e linee guida per le emissioni odorigene delle attività presenti sul proprio territorio.

Per determinare la concentrazione di odore in campioni gassosi, è rappresentato dall'olfattometria dinamica definita e regolamentata dalla norma UNI EN 13725:2004, tale metodologia si basa sulla concentrazione degli odori alla sorgente e vede l'impiego di esaminatori specifici, addestrati con criteri sensoriali e comportamentali, per determinare la soglia di rivelazione dell'odore del campione analizzato.

Per stabilire tale soglia, viene considerato il numero di diluizioni (eseguite con aria neutra, tramite strumentazione apposita) necessarie affinché l'odore preso in esame non sia più percepito dal 50% degli esaminatori. Questo dato è espresso come indice della concentrazione di odore in Unità Odorimetriche per Metro Cubo (ouE/m3).

I nostri servizi:

  • sopralluogo presso l'impianto
  • individuazione delle sorgenti e prelievo dei campioni odorigeni alle sorgenti di emissive (camini, biofilti, vasche, etc.)
  • analisi dei campioni per la determinazione della concentrazione di odore;
  • valutazione dei risultati e confronto con normativa


RIFERIMENTI NORMATIVI


NAZIONALI
D. Lgs 18/03/2017 Attuazione della direttiva (UE) 2015/21/93 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015
Sulla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti

Delibera del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente n.38/2018 e allegati
Metodologie per la valutazione delle emissioni odorigene
APAT, Manuali e Linee Guida 19/2003
Metodi di misura delle emissioni olfattive

REGIONALI

LG35DT_Odori Emilia Romagna
Direzione Tecnica. Approvazione della Circolare interna recante la Linea Guida 35/DT “Indirizzo operativo sull'applicazione dell'art. 272Bis del D.Lgs.152/2006 e ss.mm” – Rev. 0.

LG44.01 ARPA FVG del 23/07/2018
Valutazione dell'impatto odorigeno da attività produttive

Legge Regionale 16 luglio 2018, n. 32 “Disciplina in materia di emissioni odorigene” , BUR Puglia n. 96/2018

Provincia Autonoma di Trento, Linee Guida 2016
BUR Puglia n.56 suppl. del 22 aprile 2015
Legge Regionale 16 aprile 2015, n. 23 “Modifiche alla legge regionale 22 gennaio 1999, n. 7, come modificata e integrata dalla legge regionale 14 giugno 2007, n. 17”

BUR Lombardia 20 febbraio 2012, D.g.r. 15 febbraio 2012 - n. IX/3018
Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle emissioni gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno

D.G. R. Emilia Romagna 24 ottobre 2011, n. 1495
Criteri tecnici per la mitigazione degli impatti ambientali nella progettazione e gestione degli impianti a biogas

ARTA Abruzzo, Linee Guida 2011
Linee guida per il monitoraggio delle emissioni gassose provenienti dagli impianti di compostaggio e bioessiccazione

BUR Lombardia 13 maggio 2003, D.g.r. 16 aprile 2003, - n. 7/12764
Linee guida relative alla costruzione e all’esercizio degli impianti di produzione compost, revoca della D.g.r. 16 luglio 1999, n. 44263

D.G.R 2017 Piemonte 9 gennaio 2017, n. 13-4554 L.R. 43/2000
Linee guida per la caratterizzazione e il contenimento delle emissioni in atmosfera provenienti dalle attività ad impatto odorigeno