Il D.Lgs. 81/08 regolamenta la protezione dei lavoratori che possono essere esposti ad amianto in tutte le rimanenti attività lavorative quali manutenzione, rimozione dell’amianto o dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché bonifica delle aree interessate.
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Inoltre, per i materiali compatti in cemento-amianto che possono costituire un rischio per la popolazione, i proprietari hanno l’obbligo di verificare lo stato di conservazione.Per ulteriori dettagli visita la pagina dedicata: AMIANTO.
L'amianto è una fibra minerale presente in natura e ampiamente utilizzata in Italia nel passato per la sua resistenza alle temperature elevate, all'azione di agenti chimici e all'azione meccanica, per la sua flessibilità e per le sue proprietà fonoassorbenti. I minerali di amianto sono relativamente diffusi in natura e il loro basso costo, unito alle caratteristiche elencate, ne ha favorito un'ampissima diffusione fin dall'antichità.
I minerali di amianto hanno però la caratteristica di sfaldarsi e ridursi in fibre molto sottili che si disperdono in aria e possono essere inalate. Questo avviene anche se i materiali sono debolmente perturbati. Gli studi epidemiologici hanno confermato che l'amianto causa gravi patologie nei soggetti esposti all'inalazione delle fibre. Per questo motivo sono state introdotte limitazioni al suo uso che hanno determinato la messa al bando in Italia con la L 257/1992.
Nonostante la messa al bando, sono ancora presenti sul territorio nazionale numero manufatti contenenti amianto (cemento compatto come ad esempio coperture in cemento-amianto o pavimentazioni in vinil-amianto; cemento fibroso come ad esempio rivestimenti isolanti di tubazioni o di forni).